Cominciai a lavorare ad un ciclo di opere di scultura “l’animale sociale” che era composto da due momenti contigui ma distinti.
Il primo tende alla rappresentazione plastica della condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo che percepisce il cambiamento drammatico e radicale della società in cui vive: “frattura”,“scollamento”,”sconnessione”,”deformazioni” ecc., il secondo segnala una realtà esterna in continuo mutamento che si sovrappone alla condizione esistenziale dell’uomo e che aderisce ad essa deformandola in modo sempre più drammatico.
Le opere di questa fase spostano la tensione espressiva dalla condizione emotiva interiore a quella sociale: “ruderi metropolitani” e “stratificazioni urbane” sono le opere che rappresentano meglio questo passaggio. Questo ciclo che inizia nel 1997 si conclude nel 2007 e si manifesta in due mostre personali. La prima nel 2004 “Tensioni e torsioni” Roma, la seconda nel 2007 “La materia del tempo” Roma.