“Ruderi metropolitani” lega il primo ciclo “L’animale sociale” al ciclo “La costruzione della distruzione”. I ruderi sono avanzi di costruzioni lasciati sul territorio, tracce del tempo trascorso, di eventi bellici, di disastri naturali. Sono corpi feriti e menomati. In senso figurato rappresentano quello che resta di cose ma anche di esseri umani e di istituzioni.
Da qualche tempo siamo abituati alla visione di ruderi che sono parti di edifici non completati, veri e propri aborti. Quest’opera, che ho concepito come un “avanzo-costruito”, è l’immagine plastica della volontà del potere sovrastante di ridurre la persona umana a maceria.